Bonus ristrutturazione 2024 In evidenza

✅ Cos’è il bonus ristrutturazioni 2024 e come funziona?

Il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia è un'agevolazione che consente di recuperare parte delle spese sostenute per interventi domestici. Questo bonus permette di usufruire di una detrazione fiscale pari al 50 per cento degli importi pagati, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Anche per l'anno 2024, il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia è confermato con le stesse regole degli anni precedenti.

La detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione edilizia spetta ai contribuenti che sostengono le spese per interventi di questo tipo sulla propria abitazione principale o sulle pertinenze ad essa collegate. I lavori devono essere eseguiti su immobili situati nel territorio dello Stato italiano e devono soddisfare determinati requisiti tecnici e amministrativi. I lavori ammessi per beneficiare della detrazione includono interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, ampliamento, e recupero del patrimonio edilizio. Tuttavia, le modalità di fruizione dell'agevolazione hanno subito delle novità rispetto agli anni precedenti. Mentre si potrà ancora beneficiare della detrazione, ovvero ottenere uno sconto sull'IRPEF dovuta, non sarà possibile usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura. Un'importante novità introdotta dal decreto Cessioni, il DL 11/2023, è il divieto generalizzato per i lavori con CILA aperta a partire dal 17 febbraio 2023. Questa disposizione limita la possibilità di cedere il credito relativo ai lavori effettuati.

Fino al 31 dicembre dell’anno in corso, i contribuenti possono usufruire della detrazione fiscale per le spese sostenute per lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (applicabile anche ai condomini). Il tetto massimo di spesa attualmente in vigore è di 96.000 euro per unità immobiliare. Il bonus ristrutturazione è un'agevolazione fiscale che consente ai soggetti che effettuano ristrutturazioni edilizie di ottenere un rimborso IRPEF pari al 50 per cento delle spese sostenute, entro il limite massimo stabilito. Le regole del bonus ristrutturazione restano le stesse previste dall’articolo 16-bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Inizialmente, la detrazione IRPEF era del 36 per cento e il limite di spesa era di 48.000 euro. Successivamente, la misura della detrazione è stata aumentata al 50 per cento e il tetto massimo è stato innalzato a 96.000 euro.

La detrazione del 50 per cento spetta per i lavori inseriti nell’elenco che segue: lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001); interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001). Il bonus ristrutturazione spetta anche per i lavori realizzati in economia, ovvero gli interventi eseguiti in proprio. In questo caso sono detraibili anche le spese dei materiali. I chiarimenti in merito all’agevolazione sono contenuti nella circolare numero 17 del 26 giugno 2023. Tra i lavori di manutenzione ordinaria rientrano, ad esempio, gli interventi che seguono: installazione di ascensori e scale di sicurezza; realizzazione e miglioramento dei servizi igienici; sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso; rifacimento di scale e rampe; interventi finalizzati al risparmio energetico; recinzione dell’area privata; costruzione di scale interne. Sono agevolabili anche i lavori per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni nel caso di ampliamento rispetto al volume precedente all’intervento. Alcuni degli interventi possono rientrare anche nel bonus barriere 2024, nel rispetto degli specifici requisiti stabiliti dalla legge.

 

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